Regolamento

 

REGOLAMENTO DEL ROTARY CLUB LUNIGIANA PONTREMOLI

Premessa.

Il Rotary Club Lunigiana Pontremoli si è costituito il 19/04/2016. Si ispira ai principi che risultano nello statuto
prescritto dal Rotary International ai club. Lo Statuto ed il Regolamento sono stati approvati dall’assemblea dei
soci in data 30.11.2018.

Art. 1. – Definizioni

1.1. Club: Il Rotary Club Lunigiana;
1.2. Consiglio: Il consiglio direttivo del Club;
1.3. Consigliere: un membro del consiglio direttivo del Club;
1.4. Socio: un socio del club, diverso da un socio onorario;
1.5. Numero legale: il numero minimo di partecipanti, che devono essere presenti per le
votazioni: un terzo dei soci del club per decisioni relative al club e la maggioranza del
consiglio direttivo del club per le decisioni relative al consiglio direttivo del club;
1.6. RI: il Rotary International;
1.7. Anno: l’anno rotariano che inizia il 1° luglio e termina il 30 giugno successivo;
1.8. Effettivo: numero dei soci appartenenti al club.

Art. 2. – Aspetti normativi di carattere generale.

Nello statuto si stabilisce che questa associazione non ha scopo di lucro. In questo articolo regolamentare
vengono definiti gli aspetti normativi generali che caratterizzano l’associazione, alcuni dei quali rappresentano
anche principi fondamentali che saranno poi ripresi e sviluppati nei successivi articoli.

2.1. Il Club non può distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o
capitale durante la vita dell’associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano
imposte dalla legge.
2.2. E’ fatto obbligo di devolvere il patrimonio dell’associazione, in caso di suo scioglimento per
qualunque causa, ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito
l’organismo di controllo di cui all’art. 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996 nr 662, e salvo
diversa destinazione imposta dalla legge.
2.3. L’uniformità del rapporto associativo e delle modalità associative del Club è volta a garantire
l’effettività del rapporto medesimo, restando esclusa espressamente la temporaneità della
partecipazione alla vita attiva della associazione e prevedendo espressamente per gli associati o
partecipanti attivi il diritto di voto per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e del regolamento
e per la nomina degli organi direttivi dell’associazione.
2.4. E’ obbligo per il Club di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario.
2.5. Nell’associazione sono tassativamente stabilite la libera eleggibilità degli organi amministrativi, il
principio del voto singolo di cui all’art. 2532 comma 2 del codice civile, la sovranità dell’assemblea dei
soci ed i criteri di loro ammissione ed esclusione, i criteri e le forme di pubblicità delle convocazioni
assembleari, dei bilanci o rendiconti; non è ammesso il voto per corrispondenza.
2.6. La quota o contributo associativo è intrasmissibile e non è rivalutabile.

Art. 3. – Consiglio direttivo

3.1. L’organo amministrativo di questo Club è il consiglio direttivo composto di dieci soci: il presidente in
carica, il presidente uscente, il presidente eletto (incoming), il vicepresidente, il segretario, il tesoriere
e 4 consiglieri.
3.2. Il Consiglio Direttivo dovrà riunirsi almeno una volta al mese, escluso agosto.
3.3. La maggioranza dei membri del Consiglio rappresenta il quorum del Consiglio stesso.

Art. 4. – Elezioni e durata del mandato

4.1. Un mese prima della Assemblea Annuale dei Soci, prevista per l’elezione dei dirigenti, il presidente
invita i componenti della apposita Commissione a proporre il nome del socio o dei soci candidato/i
alla carica di presidente designato che dovrà essere votato dall’Assemblea. Il candidato a presidente
così eletto entra a far parte del consiglio direttivo quale presidente designato per l’anno che inizia il
1° luglio immediatamente successivo alla sua elezione e assume l’incarico di presidente eletto il 1°
luglio immediatamente successivo a tale anno; il 1° luglio dell’anno immediatamente successivo
diventerà il presidente in carica. La stessa commissione proporrà il nome del/i socio/i candidati alla
carica di Vice presidente, tesoriere e segretario e di 4 quattro consiglieri che entreranno in carica il 1°
luglio dell’anno successivo. Tutti i soci possono proporre candidati alla commissione che ne valuterà
l’eleggibilità.
4.2. La commissione per la proposta dei candidati sopraindicati è costituita da:
4.2.1. presidente in carica,
4.2.2. presidente eletto,
4.2.3. ultimi tre (3) past-president.
4.3. I nomi di tutti i candidati saranno stampati, suddivisi per incarico ed in ordine alfabetico, sulla scheda
elettorale; la votazione verrà effettuata nel corso dell’assemblea annuale.
4.4. I candidati che abbiano raccolto la maggioranza dei voti sono dichiarati eletti alle rispettive cariche. (Il
presidente così eletto entra a far parte del consiglio direttivo in qualità di presidente eletto per l’anno
che inizia il primo luglio immediatamente successivo alla sua elezione ed assume l’ufficio di
presidente il primo luglio immediatamente successivo all’anno in cui è stato membro del consiglio
direttivo). I dirigenti ed i consiglieri così eletti formano il consiglio direttivo, assieme all’ultimo pastpresident
governeranno il club.
4.5. I candidati eletti, entro trenta (30) giorni devono accettare l’incarico e riunirsi per eleggere a Prefetto
un socio del Club per l’anno rotaryano che inizierà il primo luglio successivo.
4.6. Se vengono a mancare membri nel consiglio direttivo o in qualsiasi altro ufficio, i consiglieri residui
provvedono alla sostituzione.
4.7. Se vengono a mancare membri nel consiglio direttivo entrante o in qualsiasi altro ufficio designato, il
consiglio entrante provvede alla sostituzione.
4.8. La durata del mandato delle varie cariche è il seguente:
4.8.1. Presidente: 1 anno
4.8.2. Vice Presidente: 1 anno
4.8.3. Consigliere: 1 anno
4.8.4. Tesoriere: 1 anno
4.8.5. Segretario: 1 anno
4.8.6. Prefetto: 1 anno

Art. 5. – Compiti dei dirigenti

Di seguito sono indicate alcune delle mansioni dei dirigenti:
5.1. Il presidente ha la rappresentanza del club all’interno di R.I. e nei confronti dei terzi ed ha il compito
di presiedere le riunioni del club e del consiglio direttivo.
5.2. Il past-president ricopre l’incarico di consigliere.
5.3. Il presidente eletto si prepara ad assumere il suo mandato di un anno e ricopre l’incarico di
consigliere.
5.4. Il vice-presidente presiede le riunioni del club e del consiglio direttivo in assenza del presidente.
5.5. Un consigliere partecipa alle riunioni del club e del consiglio direttivo.
5.6. Il segretario ha il compito di tenere aggiornato l’albo dei soci e registrare le presenze alle riunioni.
5.7. Il tesoriere custodisce i fondi e ne presenta al club un rendiconto annuale.
5.8. Il prefetto ha il compito di mantenere l’ordine nel corso delle riunioni del club.
L’elenco completo delle specifiche mansioni è reperibile nei manuali per i dirigenti del club predisposti dal R.I.

Art. 6. – Riunioni del Club e quorum – Riunioni del Consiglio Direttivo e quorum

6.1. Riunioni ordinarie del Club. Sono riunioni ordinarie del Club, la cui convocazione è in genere
automatica ed affidata al bollettino del Club o e-mail o indicate nel sito del club:
6.1.1. le riunioni mensili, soggette all’obbligo dell’assiduità, si tengono nella sede sociale o in altro
luogo indicato nel bollettino o nel messaggio e–mail o nel sito del club:
6.1.1.1. il primo e terzo venerdì del mese alle ore 20,15 (incontro conviviale);
6.1.1.2. il consiglio può organizzare incontri (aperitivi o colazioni) il secondo ed il quarto venerdì
del mese con un preavviso di almeno 30 gg. Luoghi e date di tali incontri verranno
comunicati ai soci tramite e-mail e saranno inserite nel sito del club (zona eventi).
6.1.1.3. In caso di cancellazione o di cambiamento, i soci saranno tempestivamente avvisati.
6.1.2. Il quorum per la validità delle conviviali del Club è fissato in un terzo dell’effettivo.
6.2. Riunioni straordinarie del Club. Sono quelle che il Consiglio decida di tenere per propria
determinazione o su richiesta di almeno il quaranta percento dell’effettivo nel luogo, giorno ed ora
precisate nella convocazione. E ciò per discutere ed eventualmente deliberare su argomenti
importanti o vitali per il prestigio, l’azione e la coesione del Club, o lo spirito di serenità ed amicizia fra
soci, o per procedere ad interpretazione collegiale dello Statuto o del Regolamento. La convocazione
di queste assemblee avverrà con congruo preavviso tramite il bollettino o E-Mail o con raccomandata
se da esse possano derivare impegni finanziari o deliberazioni soggette a decorrenza di termini
d’impugnativa.
6.3. Il Consiglio Direttivo si riunirà di norma nel primo venerdì di ogni mese, escluso l’agosto, in anticipo
conveniente sull’ora della riunione ordinaria del Club. Riunioni speciali del Consiglio potranno esser
disposte con tempestivo preavviso dal Presidente o da chi ne farà le veci ogni qual volta sarà ritenuto
necessario o su richiesta di almeno due componenti del Consiglio.
6.4. Il quorum per la validità delle riunioni del Consiglio Direttivo è costituito dalla maggioranza dei suoi
componenti.

Art. 7. – Tassa di ammissione e quote sociali

7.1. Ogni socio del Club, per considerarsi tale, deve versare la quota d’ammissione nella misura stabilita
dal Consiglio Direttivo.
7.2. La quota sociale annua, pagabile in quattro rate trimestrali anticipate, è dovuta nella misura stabilita
dal Consiglio Direttivo.
7.3. La quota sociale annua comprende l’importo delle spese di partecipazione alle riunioni conviviali
ordinarie, le quote individuali destinate al Rotary International, l’abbonamento annuale a The Rotarian
o alla rivista regionale del RI, le quote individuali destinate al distretto, i contributi al club e altri
eventuali contributi individuali richiesti dal RI o dal distretto.

Art. 8. – Sistema di votazione

Tutte le votazioni, ad eccezione di quelle relative all’elezione di dirigenti e consiglieri, devono essere effettuate
in modo palese (a viva voce o per alzata di mano). Il consiglio può tuttavia disporre che determinate decisioni
siano prese a scrutinio segreto.

Art. 9. – Commissioni

9.1. (Le commissioni si occupano di sviluppare e realizzare gli obiettivi annuali e a lungo termine del club
che riflettono le cinque vie di azione che costituiscono il fondamento teorico e pratico della vita del
Club:
9.1.1. Azione interna;
9.1.2. Azione professionale;
9.1.3. Azione di interesse pubblico;
9.1.4. Azione internazionale;
9.1.5. Azione a favore dei giovani.
9.2. Le commissioni ordinarie sono le seguenti:
9.2.1. “Amministrazione del Club”. Svolge attività collegate con il funzionamento del Club.
9.2.2. “Effettivo”. Incaricata di preparare e mettere in atto un piano onnicomprensivo per l’ammissione
al Club e la conservazione dell’effettivo.
9.2.3. “Immagine pubblica”. Incaricata di mantenere i contatti con l’esterno e di promuovere e
pubblicizzare i progetti e le attività del Club.
9.2.4. “Fondazione Rotary”. Sviluppa un piano d’azione a sostegno della Fondazione Rotary, sia dal
punto di vista finanziario che con la partecipazione attiva dei soci ai programmi umanitari.
9.2.5. “Progetti di servizio”. Si occupa della preparazione e messa in opera di progetti educativi,
umanitari e di formazione a livello locale e internazionale.
9.2.6. “Giovani” si occupa di coinvolgere le nuove generazioni nelle iniziative del club.
9.3. Ogni commissione è composta da un presidente e da un congruo numero di membri scelti tra i soci
del Club da parte del Presidente del club, previa approvazione del Consiglio.
9.4. Il Presidente eletto, il Presidente in carica e l’ultimo Presidente uscente del Club devono collaborare
per assicurare continuità amministrativa alle commissioni. E’ pertanto auspicabile il ricorso ad
incarichi pluriennali per i vari componenti di ogni commissione, ponendo attenzione che il ricambio
sia graduale.
9.5. Il Presidente eletto è responsabile della nomina dei presidenti e dei membri delle commissioni
quando vi siano posti vacanti e deve riunirsi con le commissioni all’inizio del suo mandato per
pianificare insieme le attività del Club.
9.6. Il Presidente, qualora lo ritenga necessario e previa approvazione del Consiglio, può istituire e
nominare altre commissioni.
9.7. Il Presidente è componente di diritto di tutte le commissioni e, come tale, gode di tutti i diritti derivanti
da tale partecipazione.
9.8. Ogni commissione svolgerà le mansioni previste dal presente Regolamento e quelle supplementari
eventualmente assegnatele dal Presidente o dal Consiglio Direttivo. Salvo speciale mandato del
Consiglio, le commissioni non prenderanno iniziative prima di aver sottoposto una relazione al
Consiglio e di averne ricevuta l’approvazione.
9.9. Il presidente di ogni commissione (preferibilmente un socio che abbia maturato esperienza come
membro della stessa commissione) è responsabile del regolare andamento delle attività della
commissione; deve controllarne e coordinarne i lavori e comunicare al Consiglio le attività svolte.

Art. 10. – Compiti delle Commissioni

10.1. I compiti delle commissioni sono determinati e modificati dal Presidente in carica e, nelle linee
generali sono indicati nei manuali predisposti dal RI.
10.2. Ciascuna commissione deve avere un mandato specifico, obiettivi chiaramente delineati e un piano
d’azione che deve essere stabilito all’inizio dell’anno. Deve essere compito principale del Presidente
eletto proporre raccomandazioni per quanto riguarda le commissioni, il loro mandato e gli obiettivi
del Club nonché i progetti da sottoporre al Consiglio prima dell’inizio dell’anno.

Art. 11. – Esoneri temporanei

I Soci che presentino al Consiglio Direttivo una domanda scritta, sostenuta da ragioni valide e sufficienti,
possono ottenere un permesso che li esoneri dalla partecipazione alle riunioni del Club per un determinato
periodo. I Soci dispensati, a qualsivoglia titolo, dalla presenza alle riunioni del Club sono tenuti al pagamento
integrale delle quote sociali. Salvo diversi disposizione del Consiglio, Ia dispensa evita al socio di essere
escluso dal club, ma non può farlo considerare presente alle riunioni mancate dallo stesso. Salvo che partecipi
a una riunione settimanale di un altro club, il socio dispensato deve essere fatto risultare assente, però
dell’assenza autorizzata non viene tenuto conto nel calcolo di assiduità del club.

Art. 12. – Finanze

12.1. Prima dell’inizio di ogni anno sociale, il Presidente, con la collaborazione del tesoriere, sottopone
all’approvazione del consiglio un bilancio previsionale delle entrate e delle spese per l’anno in
questione. Tale preventivo, approvato dal Consiglio, rappresenterà il limite massimo di spesa per le
rispettive voci, salvo diversa decisione del Consiglio. Il preventivo deve essere diviso in due parti: una
riguardante l’amministrazione del club, e una riguardante i progetti di volontariato.
12.2. Il Tesoriere deve depositare tutti i fondi del club nella banca designata dal consiglio. I fondi devono
essere divisi in due parti: una riguardante la gestione del Club ed una riguardante i progetti di
servizio.
12.3. I pagamenti devono essere effettuati tramite banca a mezzo di ordinativi firmati dal tesoriere o tramite
altri strumenti di pagamento tracciabili o, in sua assenza, da altro dirigente autorizzato dal consiglio,
previa autorizzazione del presidente. Nel caso in cui non fosse possibile effettuare il pagamento con
dette modalità, i soggetti di cui sopra potranno utilizzare denaro contante, ma solo per importi non
superiori a 200,00 (duecento/00) Euro. Il tesoriere è responsabile dell’archiviazione di tutti i
giustificativi.
12.4. Una volta all’anno la contabilità del Club deve essere sottoposta a revisione contabile da parte di una
o più persone qualificate scelte dal consiglio.
12.5. Il bilancio consuntivo deve essere presentato a fine anno ai soci.
12.6. L’anno sociale del Club decorre dal 1° luglio al 30 giugno e per la riscossione delle quote sociali
anticipate viene diviso in quattro (4) trimestri che vanno rispettivamente dal 1º luglio al 30 settembre,
dal 1º ottobre al 31 dicembre, dal 1º gennaio al 31 marzo e dal 1º aprile al 30 giugno. Per validi motivi
il consiglio può proporre all’assemblea la modifica del numero e le date di riscossione delle quote. La
proposta, se approvata dall’assemblea, diviene immediatamente esecutiva.

Art. 13. – Procedure di ammissione al Club

13.1. Il nome di un potenziale socio, proposto da un socio attivo che faccia parte dell’effettivo del club da
almeno 2 anni, deve essere comunicato per iscritto al Consiglio dal Segretario. Un ex socio, o un
socio proveniente da un altro Club può essere proposto come socio attivo dal Club di provenienza. In
questa fase, la proposta deve essere esaminata con la massima riservatezza, eccetto quanto
disposto in questa procedura.
13.2. Il Consiglio affida la domanda di ammissione alla commissione “Effettivo” affinché accerti che il
candidato soddisfi tutti i requisiti previsti dallo Statuto e dal Regolamento. La commissione deve dare
il proprio parere entro 20 (venti) giorni.
13.3. Il Consiglio, ricevuto il parere della commissione “Effettivo” e valutate le informazioni in suo
possesso, approva o respinge la proposta entro 30 (trenta) giorni dalla sua presentazione. Il
Segretario comunica al proponente la decisione adottata dal consiglio.
13.4. Se la decisione del Consiglio è favorevole, il candidato viene informato degli obiettivi del Rotary come
anche dei privilegi e delle responsabilità derivanti dall’affiliazione dopodiché viene invitato a fornire i
propri dati ed a sottoscrivere l’autorizzazione alla comunicazione degli stessi a tutti i soci.
13.5. I dati identificativi del candidato vengono inviati a tutti i soci; se entro 10 (dieci) giorni dalla
trasmissione dei suddetti dati il Consiglio non riceve obiezioni scritte dai soci del club, il candidato
verrà invitato ad entrare nel club pagando la quota d’ammissione prevista da questo regolamento (a
meno che non sia proposto come socio onorario) e sarà quindi considerato ammesso al Club.
Qualora fossero presentate obiezioni, il Consiglio, valutate le obiezioni, voterà in proposito nella
riunione successiva. Se la candidatura sarà approvata nonostante le obiezioni, il candidato verrà
invitato ad entrare nel club pagando la quota d’ammissione prevista da questo regolamento (a meno
che non sia proposto come socio onorario) e sarà quindi ammesso al Club.
13.6. Dopo l’ammissione,
13.6.1. il Presidente del Club o il socio proponente presenta il nuovo socio al resto del club;
13.6.2. il Presidente legge al nuovo socio la formula di ammissione al club;
13.6.3. il nuovo socio legge la formula di accettazione;
13.6.4. il Segretario gli consegna la tessera del club, il materiale informativo, gli comunica il nome del
socio incaricato di assisterlo nel processo di inserimento nel club e comunica i suoi dati al R.I.
ed al Distretto;
13.6.5. il club può ammettere membri onorari proposti al consiglio da un socio attivo che faccia parte
dell’effettivo del club da almeno 4 anni. In tal caso il nominativo del candidato proposto è
sottoposto al consiglio direttivo per iscritto. La proposta, ottenuto il parere della commissione
“Effettivo”, deve essere esaminata nel corso di una riunione del consiglio e sottoposta a
votazione; se i voti negativi dei membri del consiglio direttivo presenti alla riunione non sono
superiori a uno, il candidato è considerato ammesso; in caso contrario dovrà essere seguita la
procedura sopradescritta per l’inserimento dei soci attivi. L’affiliazione del socio onorario ha la
durata dell’anno rotariano nel quale è stato ammesso. Al termine di tale periodo, il consiglio
può deliberare di estenderne la durata per un altro anno.

Art. 14. – Frequenza

A parziale modifica dell’articolo 15.4 dello statuto (cessazione per assenza abituale), il socio che non soddisfa
quanto indicato ai punti 15.4.1 e 15.4.2, dello statuto, ma collabora attivamente ai services del club non incorre
in alcuna sanzione. Fermo restando che la frequenza agli incontri è fortemente sollecitata in quanto utile per
aggregare i soci.

Art. 15. – Risoluzioni

Nessuna risoluzione o mozione potrà impegnare il Club in qualsiasi ambito sino a che la stessa non sia stata
esaminata dal consiglio. Le risoluzioni o mozioni presentate a una riunione del Club sono deferite senza
discussione al consiglio.

Art. 16. – Compatibilità

Il Club fa proprie tutte le prescrizioni ed i requisiti previsti dal comma 8 dell’art. 148 del TUIR e del comma 7
dell’art. 4 del DPR n. 633 del 1972 che non siano già espressamente esplicitati nello Statuto del Club e/o nel
presente Regolamento.

Art. 17. – Emendamenti

Ogni modifica od emendamento di questo regolamento, proposta da chicchessia, richiede: che il testo, a cura
del segretario, pervenga ai soci per raccomandata o e-mail, o con altro mezzo tecnico che ne assicuri la
ricezione, almeno dieci giorni prima della riunione del Club fissata per la proposta; che i soci siano presenti
alla riunione in numero legale; che sia stato ottenuto il consenso dei due terzi dei soci presenti. Il regolamento
non può essere modificato da emendamenti o da aggiunte che siano in contrasto con lo statuto del Club o con
lo statuto o il regolamento del RI o con il Code of Policies del Rotary.