• 700 anni di Dante Alighieri, progetto del Distretto 2071 Toscana
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.
Dopo l’incipit dell’intera Commedia, l’esortazione di Ulisse ai propri compagni di andare oltre le Colonne d’Ercole, contenuta nel canto XXVI dell’Inferno, è forse la citazione più conosciuta del Sommo Poeta.
La stessa esortazione, di andare, metaforicamente, oltre i propri limiti è stata rivolta dal Distretto 2071 agli Allievi degli Istituti Scolastici della Scuola Secondaria Superiore del penultimo anno di qualsiasi indirizzo con il “Progetto 700 anni di Dante Alighieri”. I destinatari del concorso hanno dovuto svolgere, singolarmente o in gruppo, un’opera originale secondo otto tematiche di ricerca prestabilite sui temi della cultura, della libertà di coscienza consapevole e coerente, del sentimento di giustizia, del rispetto della legalità, in occasione del settimo centenario della morte dell’Illustre Esule che di quei valori è stato maestro insigne e sublime. Motore di questa iniziativa sono stati i Rotary Club e i Rotaract Club del Distretto 2071 del R.I. che sono stati chiamati ad attivarsi nei loro territori per favorire la partecipazione al bando di concorso. Gli elaborati risultati vincitori e quelli comunque ritenuti degni di particolare menzione da parte della Giuria saranno premiati il 23 maggio 2021 a Firenze in occasione del Congresso Distrettuale con il quale si conclude, di regola, l’Annata Rotariana Distrettuale.
Le tematiche proposte spaziano su tutta l’opera dantesca e sulle vicende, spesso drammatiche, che hanno accompagnato il Poeta nell’arco della sua vita e che, come sappiamo, lo hanno portato anche in Val di Magra e in Lunigiana ospite a lungo dei Marchesi Malaspina.
A tale proposito, non potevano non misurarsi sulle tematiche dantesche anche gli studenti degli Istituti lunigianesi, con particolare riferimento al rapporto di affetto e di riconoscenza del Poeta che lo legava alla nostra terra e alla illustre casata, mirabilmente espresso nel canto VIII del Purgatorio dove, nella Valletta Fiorita dove espiano i peccati commessi in attesa di divenire beati Dante ha un colloquio con Corrado Malaspina. Con questo episodio egli vuole quindi manifestare la propria riconoscenza per la liberalità e il valore della casata, ricevendone in cambio la profezia che di lì a poco avrebbe avuto modo di sperimentare di persona l’ospitalità lunigianese e la buona fama della famiglia del marchese che così si presenta:
“Fui chiamato Currado Malaspina;
non son l’antico, ma di lui discesi;
a’ miei portai l’amor che qui raffina”
Il Rotary Club Lunigiana Pontremoli provvederà a premiare con uno speciale riconoscimento i lavori più meritevoli su questa tematica specifica.