AR 2020/2021 Newsletter n. 25
- La cultura classica dei Licei Lunigianesi premiata dal Distretto 2071. Un binomio vincente.
Gli studenti dei Licei classici di Pontremoli e di Aulla ai primi posti del Concorso distrettuale per i 700 anni di Dante.
Stavolta si giocava in trasferta, fuori dai confini di quella culla protettiva che fu la Lunigiana per Dante che, già allora, seppe apprezzare “il cor gentile” della nostra gente.
Apprezzamento che dura tutt’oggi, dal momento che gli studenti del Liceo Classico Vescovile “Don Marco Mori” di Pontremoli Irene Veronelli e del Liceo Classico “G. Leopardi” di Aulla Lorenzo Cattani, Davide Lombardi e Matteo Volpi (questi ultimi ex-aequo) si sono piazzati ai primi posti del Concorso indetto dal Distretto 2071 tra gli allievi degli Istituti Scolastici della Scuola Secondaria Superiore del penultimo anno di qualsiasi indirizzo con il “Progetto 700 anni di Dante Alighieri”. I destinatari del concorso hanno dovuto svolgere, singolarmente o in gruppo, un’opera originale secondo otto tematiche di ricerca prestabilite sui temi della cultura, della libertà di coscienza consapevole e coerente, del sentimento di giustizia, del rispetto della legalità, in occasione del settimo centenario della morte dell’Illustre Esule che di quei valori è stato maestro insigne e sublime.
Irene Veronelli, II Liceo Classico Vescovile “Don Marco Mori” con l’elaborato dal titolo “Oblio – Monologo di un’anima” ha composto un originale monologo sul personaggio dell’Ulisse di Dante con molti e approfonditi riferimenti alla mitologia classica, affrontando temi filosofici di carattere esistenziali di alta difficoltà.
Lorenzo Cattani, Davide Lombardi e Matteo Volpi della classe IV A del Liceo Classico “G. Leopardi” si sono cimentati in un lavoro di gruppo per immagini in formato power-point sul tema “Dante per immagini”.
Avevamo già dato corpo alle speranze di un buon piazzamento in una comunicazione precedente da queste colonne, seppur con una buona dose di prudenza; pronostico azzeccato, possiamo dire.
A conclusione, ci sentiamo di poter svolgere un paio di considerazioni.
La prima: la buona salute dell’istruzione classica impartita dai Licei della Lunigiana, terra che da questo punto di vista, non sembra soffrire troppo, anzi, della lontananza da centri culturali maggiormente rappresentativi della Regione, ma dove il sapere “di una volta” opportunamente aperto alle nuove tendenze didattiche viene gelosamente custodito, cullato e amorevolmente allevato.
La seconda: la recettività e l’eccellenza della classe studentesca lunigianese, pronta a misurarsi, a mettersi alla prova con successo riconosciuto su temi impegnativi dalla legalità alla storia locale, con impegno e originalità.
Il nostro impegno come rotariani? Non smettere di prestare attenzione a questo mondo che cresce, alle eccellenze che senza le opportunità offerte dal Rotary non avrebbero modo di esprimersi e di venire alla luce in contesti che potranno, un domani e ce lo auguriamo, offrire, perché no? un futuro professionale ai nostri giovani autori. Un binomio vincente, insomma.