AR 2021/2022 Newsletter n. 33
- Bisogna capire, non aggredire
Questa la frase provocatoria indirizzata a Putin in tv da un famoso giornalista italiano qualche giorno fa a commento dei dolorosi fatti provocati dalla guerra in corso.
L’abbiamo fatta nostra e, per capire, abbiamo invitato l’avv. Carlo Ferrari – lunigianese d.o.c. di Filattiera, socio attivo del Rotary Club di Kiev – a parlarci di Ucraina e Russia durante una partecipata conviviale in interclub con i R.C. Carrara e Massa e Marina di Massa Riviera Apuana del Centenario rappresentati dai rispettivi presidenti Fabrizio d’Alessandro e Salvatore Gioè e da molti soci intervenuti, oltre ai sindaci di Fivizzano Gianluigi Giannetti e di Mulazzo Claudio Novoa.
Riassumere il curriculum di Carlo Ferrari come dirigente I.C.E. Istituto per il Commercio Estero sarebbe impossibile in questa sede, tanti sono stati gli incarichi prestigiosi ricoperti in numerose sedi non solo europee.
Per quello che ci interessava, due su tutti: in questi ultimi anni Carlo è stato Direttore dell’ufficio I.C.E. sia di San Pietroburgo che di Kiev e quindi ha potuto aiutarci a fare un po’ di chiarezza tra le infinite notizie sulla guerra in corso, notizie spesso non veritiere, che i notiziari di tutte le reti tv, la carta stampata e non ultimi i social ci regalano a tutte le ore del giorno. La gravità di una guerra, inaspettata e dolorosa, proprio nel cuore dell’Europa e per ragioni difficili ancora da decifrare, rende arduo un giudizio equanime.
Senza prendere una posizione che non fosse quella strettamente personale e mantenendo una difficile equidistanza (Carlo è ancora un dirigente governativo in servizio, rientrato a Roma presso il Ministero di appartenenza), l’illustre oratore ha esposto le ragioni storiche, etniche e confessionali che hanno gradatamente contrapposto Kiev, antica capitale di una pianura sterminata fondata dagli Slavi (U-okraìna, terra di confine simile alla nostra “ marca”), porta con l’Oriente bizantino e importante centro del commercio fluviale sul Dnepr di merci pregiate, a Mosca, diventata capitale dopo la rivoluzione bolscevica e l’avvento del comunismo, da modesto villaggio fondato sul fiume Moscova.
Il racconto, a tratti affascinante ma concreto e basato su fonti e documenti ufficiali ha lasciato ampio spazio ad un question-time animato dalle numerose domande dei presenti, cui Carlo Ferrari ha replicato con precisione di numeri e circostanze.
Il ricavato di una vivace lotteria è poi stato consegnato all’ospite che lo veicolerà, tramite canali e banche sicure in Polonia, al Distretto 2232 Ukraine-Belarus affinché si provveda a dare sollievo alle famiglie rimaste in Ucraina in condizioni veramente inimmaginabili.
Il tradizionale scambio dei gagliardetti dei Club di appartenenza ha concluso la bella conviviale.