AR 2024/2025 Newsletter n. 10
- Missione compiuta: considerazioni conclusive se qualcosa fosse sfuggito
Consegnata da due soci alla municipalità di Krasnokutsk l’ambulanza e i presidi medici donati dal Rotary Club Lunigiana Pontremoli
A volte i sogni si avverano. Ci togliamo subito dal luogo comune per dire che la catena di solidarietà innescata da quello che sembrava un progetto folle è stata più forte della guerra. “Un piccolo Club per un grande progetto” è stato il sottotitolo del service, ma anche il mantra attorno al quale il Presidente Bruno Farina ha saputo coagulare attorno a sé un gruppo di lavoro affiatato e motivato che si è speso nella ricerca di un mezzo idoneo, nella sua risistemazione e allestimento, nel superamento di sfiancanti ostacoli burocratici non solo italiani e che si è fatto carico di creare una catena di solidarietà tra farmacie che hanno generosamente fornito i materiali, i medicinali e gli ausili sanitari più urgenti e necessari.
L’idea, già maturata nel 2023 sotto la presidenza di Luigi Fontana, è cresciuta strada facendo fino a diventare una vera e propria discesa in campo per l’Ucraina da parte del RC Lunigiana che ha inteso andare oltre una semplice, per quanto impegnativa raccolta fondi dalle sorti incerte, fino a diventare un progetto di grande valore da condurre in porto in prima persona da parte dei due soci Carlo Ferrari e Mario Giannarelli che hanno recapitato a destinazione l’ambulanza e il suo prezioso carico esaltando il significato più completo del “DONARE” che sta alla base della Missione Rotariana.
Due le linee-guida dell’impegno: concretizzare il denaro raccolto in un bene o una serie di beni che potessero dare un minimo di sollievo e di sostegno da consegnare direttamente a chi ne avesse bisogno e l’impegno corale dei soci del Club disponibili a contribuire personalmente qualora i fondi raccolti non fossero bastati a coprire i costi dell’operazione.
Scelto il mezzo più idoneo ed eseguite tutte le operazioni di messa a punto necessarie da parte delle Officine Beghini di Villafranca L., a riempirlo di medicinali e ausili medicali ci hanno generosamente pensato le Farmacie: Comunali Riunite di RE, Elena Accorsi Buttini di Pontremoli, Binotti di Villafranca L., Cortesini di Bagnone, Natale di Zeri, Silvestri di Albiano Magra, Farmacia dello Stadio Carrara. Contributi vari sono arrivati anche da PA Croce Verde di Castelnuovo Ne’ Monti, Misericordia di Pontremoli. Uno sforzo collettivo che è andato dalla Lunigiana a Reggio Emilia, a Carrara, alla Garfagnana e alla provincia di La Spezia.
Prezioso, poi, il ruolo del Socio Carlo Ferrari nel tenere i rapporti con le parti ucraine, in virtù della lunga e consolidata esperienza professionale svolta in Russia e Ucraina.
Carlo (Ferrari) e Mario (Giannarelli) non vogliono essere chiamati eroi; certo è che con spontanea generosità rotariana hanno saputo gettare il cuore loro e quello del Club oltre l’ostacolo dei confini naturali e della guerra percorrendo quasi 2.700 km. tali sono quelli che separano Villafranca in Lunigiana da Krasnokutsk vicino Kharkiv in Ucraina, a soli 35 km dal fronte e non senza qualche rischio personale. L’ambulanza è stata consegnata nelle mani della sindaca di Krasnokutsk Iryna Karabut e le apparecchiature medicali nelle mani della dirigente del locale ospedale, presidi indispensabili per quella comunità di persone cui un destino crudele ed avverso ha “regalato” l’esperienza terribile della guerra che ancora continua.
Ampia copertura mediatica è stata data all’evento da parte del TG Regionale della Toscana e delle maggiori testate di stampa nazionali, locali e on-line con ripetuti articoli ed interviste al Presidente Farina e ai due soci protagonisti alla guida. “Il RC Lunigiana fin dalle prime battute del conflitto si è schierato in prima linea non solo per la raccolta, ma anche per il trasporto di materiali e apparecchiature utili negli ospedali” spiega Bruno Farina “e nei mesi scorsi venti letti ospedalieri e 180mila siringhe sono stati spediti dal Club in Ucraina con un tir messo a disposizione da una congregazione di religiosi che opera nelle zone di guerra”, senza tralasciare la generosa ospitalità dei soci Mauro Pellegri e Elena Accorsi Buttini che hanno aperto le porte di alloggi di proprietà a favore di famiglie fuggite dalla guerra, creando percorsi di inserimento e autonomia nel nostro Paese.
Il senso di un sogno che si è avverato in fondo è tutto qui: sacrificio e lavoro costante guidati da un forte credo che c’è sempre posto per un ulteriore atto di generosità.
Un lavoro di squadra supportato da tutti i soci che hanno saputo portare ai massimi livelli quello spirito di solidarietà autenticamente rotariano che è la cifra dell’azione sul campo come il fondatore Paul Harris ha insegnato e questa, per parafrasare il motto di quest’anno, è la magia del Rotary.
Ci scusiamo se parti di queste annotazioni conclusive le avrete già lette nelle precedenti Newsletter, ma era doveroso per noi ricordare le tappe principali del service più importante e impegnativo nella storia del nostro Club, anche nei confronti di chi ha vissuto in prima persona e fino in fondo l’impegno rotariano del donare.
Ad maiora!