AR 2022/2023 Newsletter n. 09
“Vi sono due importanti verità nel Rotary: la prima è
che ci affidiamo alle competenze locali sul campo per fare ciò che sappiamo fare
meglio, aiutare il prossimo; la seconda è che a volte bisogna correre dei rischi per
raggiungere degli obiettivi importanti.” – Jennifer Jones Presidente R.I.
- Spigolando qua e là nella Rivista nazionale di settembre
Questa volta la rubrica Ruota libera compie un viaggio nella Rivista nazionale di settembre e si sa, viaggiando s’impara sempre qualcosa e qualche souvenir ce lo portiamo a casa e lo facciamo nostro.
NON È MAI TROPPO TARDI: Dal Maestro Manzi all’impegno del Rotary per l’alfabetizzazione
Analfabeta è chi non sa né leggere né scrivere.
Secondo le stime dell’UNESCO, nel mondo ci sono circa 800 milioni di persone analfabete, con una percentuale più elevata in Asia occidentale e meridionale, e in Africa Subsahariana. La povertà, la guerra e la discriminazione di genere sono le cause principali dell’analfabetismo.
Senza andare così lontano, chi, come chi scrive, era bambino in Lunigiana negli anni ’50 dell’altro secolo, non era raro imbattersi in persone prive, in tutto o in parte, della capacità di leggere e scrivere. Erano quelli che “firmavano con la croce” sui documenti, prevalentemente provenienti dalla campagna o da ambienti di estrema povertà. Poi la diffusione della scuola, la televisione con il maestro Alberto Manzi, le scuole serali hanno pressoché del tutto estinto il fenomeno in Italia e nel mondo occidentale, talché la padronanza della scrittura, della lettura e del linguaggio ci sembrano naturali e non degni di particolare attenzione.
Ce lo ricordano Ian Riseley – chair della Fondazione Rotary -:
“Siamo fortunati anche di far parte di un’organizzazione che contribuisce a rendere il mondo un posto migliore, aiutando coloro che non riescono a leggere. Si stima che ci siano 773 milioni di adulti analfabeti, perlopiù donne, che non sanno né leggere, né scrivere il proprio nome. Si tratta di persone svantaggiate e con scarse opportunità lavorative, ma non è colpa loro. Il Rotary non le ha dimenticate: a settembre abbiamo celebrato il mese dell’Alfabetizzazione e dell’Educazione di Base, analizzando l’impatto a lungo termine della nostra organizzazione e della Fondazione Rotary, e il modo in cui riusciamo a dare una mano nel raggiungimento dei nostri obiettivi. Secondo alcuni dati, nel 2021 la Fondazione Rotary ha approvato 104 sovvenzioni globali per un totale di 6.3 milioni di dollari destinati ai progetti legati all’alfabetizzazione e all’educazione di base, che si aggiungono ai numerosi lavori svolti nei club e nei Distretti.
A livello locale, molti club sono noti per le raccolte di libri che hanno cambiato la vita a moltissimi bambini. Unendo le forze dei diversi club e dei distretti, e lavorando a progetti su larga scala della Fondazione Rotary, possiamo davvero avere un impatto su intere comunità, ma soprattutto sulle generazioni future. Il Rotary ha la possibilità di fare la differenza, anche quando si parla di alfabetizzazione.”
e Andrea Pernice – direttore responsabile della Rivista -:
“Il semplice insegnamento non completa il più contemporaneo significato di alfabetizzazione.
Non nella sua sostenibilità, per lo meno. È quanto evidenziano i molti progetti sostenuti dai Rotary Club e dai Distretti italiani, anche in coerenza con la nostra cultura del servizio, che induce a completare la verticalità dell’impegno in ogni singolo ambito con un approccio capace di includere contenuti diversi. Oltre l’ABC siamo chiamati a facilitare l’approccio alla diversità, affinché la conoscenza sia stimolo alla comprensione e questa a sua volta generi il bisogno dell’istruzione, che sia avvertito individualmente come primario. Potremo pertanto definire davvero sostenibile l’alfabetizzazione non solo se avremo portato istruzione e strumenti laddove sia il più elementare grado di scuola a mancare, ma quando e dove saremo stati capaci di alimentare l’intelligenza di ogni uomo con il desiderio di libertà da vincoli di qualsivoglia dipendenza sociale.”
Nei luoghi più poveri del mondo le famiglie hanno difficoltà a far studiare i figli perché le scuole sono troppo costose o lontane dai villaggi più isolati, e manca la consapevolezza dell’istruzione come possibilità di riscatto sociale. Un fenomeno che conduce allo sfruttamento di milioni di bambini, che aumenta sempre di più il lavoro minorile: il rimedio all’infanzia sfruttata è la scuola, luogo in cui avviene la prima e costruttiva alfabetizzazione a livello sociale, con lo studio della lingua per lo sviluppo cognitivo e la costruzione delle conoscenze.
ROTARY NUTRE L’EDUCAZIONE: Un pasto equivale a una giornata a scuola
Rotary nutre l’educazione è un progetto che coinvolge dieci Distretti italiani e che ha come obiettivo primario l’alfabetizzazione. L’istruzione di base è ancora oggi un privilegio inaccessibile soprattutto nei Paesi più poveri, poiché la povertà estrema spinge le famiglie ad avviare precocemente i bambini al lavoro. Fornire un pasto a un bambino durante la lezione scolastica può rivelarsi l’elemento vincente, tale da incentivare l’istruzione ed evitare nel contempo l’avvio al lavoro dei bambini così piccoli. Il progetto coinvolgerà centinaia di club e migliaia di rotariani italiani, con un obiettivo di grande impatto sociale e di comunicazione: mandare a scuola per un anno 2.850 bambini dello Zimbabwe. Il progetto verrà realizzato in partnership con Rise Against Hunger, un’organizzazione no profit che opera in Italia e nel mondo, che fornirà le materie prime e si occuperà del trasferimento in Zimbabwe. In ogni Distretto si terranno una o più Giornate Distrettuali tra fine settembre e inizio novembre, con lo scopo di confezionare 570.000 pasti, divisi per il numero di giornate che mediamente compongono un anno scolastico (200), secondo l’equivalenza 1 pasto = 1 giornata di scuola. Il numero così elevato di beneficiari consentirà non solo a ogni singolo bambino di migliorare la propria vita, ma svilupperà significativamente la comunità, favorendo la democrazia e la pace. La pianificazione del progetto è complessa ed è in corso da mesi, con un coinvolgimento totale dei rotariani nella preparazione delle Giornate Distrettuali per il confezionamento dei pasti per le giornate di scuola, nell’ottimizzazione della comunicazione e per la realizzazione di disegni da inserire nelle scatole con i pasti. Le materie prime (riso, soia, lenticchie e vitamine) verranno trasportate nelle sedi in cui si svolgeranno le Giornate Distrettuali e confezionate dai rotariani, secondo un format semplice e standardizzato, per essere poi imballati con il logo Rotary e Rise Against Hunger. Le scatole saranno spedite dal partner Rise Against Hunger e i rotariani ne seguiranno il percorso. Le Giornate Distrettuali coinvolgeranno tutti i club aderenti e saranno un momento di forte inclusione, di impegno ma anche di divertimento per tutti i soci.
L’organizzazione di queste giornate è stata fortemente voluta dai Governatori, dopo gli anni difficili della pandemia, per dare ai soci la possibilità di vivere il valore del Rotary e del fare cose insieme, rinforzando il senso di appartenenza e con l’auspicio che ogni singolo rotariano torni a casa sapendo che nel Rotary le giornate sono ben spese.