Conviviale del 22 febbraio 2019

Dopo la pausa invernale siamo tornati nelle nostra sede.
La presentazione del libro dell’Avv. Cariello è stata rinviata a data da definire.
Questo spostamento di data è stato oltremodo proficuo in quanto ha dato modo al nostro socio Vertere Morichelli di presentare un progetto sugli anziani che li consideri una risorsa e non un peso.
Come al solito la conviviale si è aperta con il consueto suono della campana e dopo il benvenuto del Presidente Andrea Baldini abbiamo, nel consueto ambiente familiare, gustato i piatti della cucina di Cà del Moro,
Basandosi sulla sua esperienza Vertere Morichelli ci ha introdotti in quella che è la vita degli anziani nella realtà odierna. L’abbandono è un grande momento di disagio per chi non è più nelle migliori condizioni psichiche e fisiche. Chi ha l’opportunità di entrare nei ricoveri per anziani si accorge quanto sia monotona e triste la vita di queste persone costrette a vivere seguendo i programmi della televisione nel migliore dei casi o a guardare nel vuoto dalla colazione al pranzo e sino alla cena.
Per questo motivo, dice Vertere, bisogna cercare di fare in modo che sempre più tardi gli anziani siano costretti ad essere alloggiati in queste strutture. Mantenere in efficienza la mente e il fisico è indispensabile. L’Università della terza età e la ginnastica dolce, oltre alle passeggiate, sono una medicina indispensabile per prolungare la vita attiva.
I momenti di socializzazione sono utili, giovani volontari dovrebbero entrare nelle strutture per portare un po’ di allegria e rompere la monotonia inevitabile della struttura.
Per gli anziani che vivono in famiglia, la cura dei famigliari è la cura migliore, ma purtroppo le situazioni famigliari sempre più difficili mal si conciliano con le esigenze degli anziani. I giovani corrono e gli anziani aspettano!
La serata si è conclusa con l’auspicio che con la collaborazione di tutte le associazioni di volontariato che operano sul territorio e si occupano di anziani, come l’università della terza età e centri di agregazione, gli anziani si sentano nuovamente inseriti nella vita attiva e non perdano interesse precipitando nell’abulia.